La Voigtlander Prominent

Prodotta: 1933 Stato: Germania Inventore: Voigtlander

Lo stile standard delle fotocamere a pellicola in rullo
Il tipo di fotocamera a pellicola in rullo standard, popolare dalla fine degli anni 1890 fino agli anni 1950, era caratterizzato da una base pieghevole che si apriva dal corpo della fotocamera. L’obiettivo veniva posizionato lungo questa base mobile. Nei modelli più complessi, l’apertura della fotocamera faceva automaticamente scendere la base e portava l’obiettivo in posizione tramite supporti meccanici. L’obiettivo era collegato al retro della fotocamera tramite soffietti che garantivano l’ermeticità alla luce. I produttori offrivano una vasta gamma di modelli, da quelli semplici a quelli di qualità superiore con combinazioni migliorate di obiettivi e otturatori, disponibili in diverse dimensioni di pellicola. Tuttavia, non si poteva fare molto per ridurre i rischi di errori tecnici causati dagli utenti.


La Prominent, introdotta nel 1933 dalla Voigtländer, cercò di apportare miglioramenti al design tradizionale. Questa fotocamera era dotata di un meccanismo a molla: premendo un pulsante laterale, la base si apriva e l’obiettivo veniva automaticamente posizionato, bloccandosi tramite supporti meccanici. La fotocamera era inoltre dotata di un telemetro collegato automaticamente all’obiettivo tramite un sistema di connessioni meccaniche, che permetteva di regolare la distanza di messa a fuoco in anticipo e preparare la fotocamera per l’esposizione. Un esposimetro estinto, semplice ma efficace, era montato sul lato della fotocamera.

La Prominent produceva otto esposizioni di dimensioni 6 x 9 cm (2 ¼ x 3 ⅜ pollici) su pellicola, ma era possibile aggiungere una maschera metallica nel piano pellicola per ottenere sedici esposizioni di 4,5 x 6 cm (1 ¾ x 2 ¼ pollici).

Nel 1934, il British Journal Photographic Almanac, recensendo la fotocamera, scrisse: «I progettisti Voigtländer si sono superati nel fornire molte nuove funzionalità in una fotocamera di straordinaria portabilità considerando le sue capacità». La fotocamera fu venduta a 26 sterline e 5 scellini (circa 1.500 sterline di oggi), con un obiettivo Voigtländer Heliar f/4.5.

Nonostante i miglioramenti tecnici, i numerosi comandi e accessori sporgenti rendevano la fotocamera esteticamente poco attraente, e non vendette bene. Nel frattempo, la gamma esistente di fotocamere a pellicola in rullo Voigtländer rimase popolare, dimostrando che il mercato non era ancora pronto per le innovazioni offerte dalla Prominent. Entro la fine del decennio, la Kodak Super Six-20, con maggiore automazione, un prezzo più accessibile e un design più accattivante, risultò più attrattiva della Prominent.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Voigtländer ripropose il nome Prominent per una linea di fotocamere di alta qualità da 35 mm, che ebbero molto più successo.


Le fate di Cottingley
Le fotocamere pieghevoli come la Prominent erano popolari e ben accolte dal mercato amatoriale di massa, il che le rendeva ideali anche per i giovani. Presso il National Media Museum di Bradford, Inghilterra, sono esposti una fotocamera a lastre pieghevole e una a rullo. Questi modelli furono usati per ingannare persone del calibro di Sir Arthur Conan Doyle e persino gli esperti della Kodak.

Nel 1917, due ragazze britanniche, Elsie Wright e Frances Griffiths, presero in prestito la fotocamera del padre di Elsie per creare una serie di immagini in cui apparivano giocare con “fate” in fondo al giardino. Le fate erano in realtà illustrazioni di carta, sostenute da rametti e spille da balia. Grazie a un articolo del 1920 scritto dall’autore di Sherlock Holmes e pubblicato su Strand Magazine, le fate divennero una sensazione nazionale. Le ragazze sostennero che fossero reali fino al 1983, quando Elsie rivelò in un programma della BBC come le immagini fossero state realizzate.